Cos’è il VBAC e quali sono i suoi vantaggi e rischi?
Il VBAC è l’acronimo di Vaginal Birth After Cesarean, ovvero il parto vaginale dopo cesareo. Si tratta di una possibilità offerta alle donne che hanno avuto un precedente parto cesareo e che desiderano avere un parto naturale per la gravidanza successiva. Il VBAC presenta alcuni vantaggi rispetto al ripetersi del cesareo, come una minore perdita di sangue, una più rapida ripresa post-partum, una maggiore soddisfazione materna e un minor rischio di complicanze per il neonato. Tuttavia, il VBAC comporta anche alcuni rischi, tra cui il più grave è la rottura uterina, ovvero la lacerazione della cicatrice del cesareo durante il travaglio. La rottura uterina può causare gravi danni alla madre e al bambino e richiede un intervento chirurgico urgente.
Quali sono le linee guida del 2022 per il VBAC?
Le linee guida per il VBAC sono state aggiornate nel 2022 dalla Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia (AOGOI), in base alle evidenze scientifiche più recenti. Le linee guida stabiliscono i criteri di inclusione ed esclusione per il VBAC, le modalità di gestione del travaglio e del parto, le raccomandazioni per l’informazione e la consulenza alla donna e le indicazioni per la documentazione clinica. Le linee guida si basano sul principio del consenso informato della donna, che deve essere adeguatamente informata sui vantaggi e i rischi del VBAC e sulle alternative possibili. Le linee guida sottolineano anche l’importanza di garantire la sicurezza della madre e del bambino durante il VBAC, assicurando la disponibilità delle risorse necessarie a fronteggiare eventuali emergenze.
Criteri di inclusione ed esclusione per il VBAC
Prima di scegliere e provare il VBAC, occorre che la mamma e il medico facciano delle valutazioni. Un precedente parto vaginale, il travaglio del parto cesareo insorto spontaneamente con appianamento e/o dilatazione del collo uterino sono stati positivamente associati alla probabilità di successo. Al contrario, alcuni fattori possono ridurre le possibilità di un VBAC o aumentare i rischi di complicanze. Tra questi ci sono:
- Avere più di un cesareo precedente
- Avere una cicatrice uterina trasversale bassa o sconosciuta
- Avere una gravidanza gemellare o oltre termine
- Avere un feto macrosomico o malposizionato
- Avere una distocia cervicale o fetale nel parto precedente
- Avere una patologia materna o fetale che controindichi il parto vaginale
Questi criteri possono variare a seconda delle linee guida adottate dalla struttura ospedaliera dove si intende fare il VBAC.
Modalità di gestione del travaglio e del parto
La gestione del travaglio e del parto in caso di VBAC deve essere attenta e personalizzata. Il monitoraggio continuo della frequenza cardiaca fetale e della contrattilità uterina è indispensabile per rilevare precocemente eventuali segni di sofferenza fetale o di rottura uterina. La somministrazione di ossitocina per indurre o accelerare il travaglio deve essere limitata e controllata, in quanto può aumentare il rischio di iperstimolazione uterina e rottura uterina. L’anestesia epidurale può essere usata per alleviare il dolore senza influire negativamente sulle possibilità di successo del VBAC. Il parto deve avvenire in una sala operatoria attrezzata per un eventuale intervento cesareo d’urgenza, con la presenza di un anestesista e di un pediatra. Il taglio episiotomico deve essere evitato se possibile.
Raccomandazioni per l’informazione e la consulenza alla donna
L’informazione e la consulenza alla donna che desidera fare un VBAC sono fondamentali per garantire il suo consenso informato e la sua partecipazione attiva alle decisioni riguardanti il suo parto. La donna deve essere informata sui vantaggi e i rischi del VBAC rispetto al ripetersi del cesareo, sulla probabilità di successo del VBAC in base alle sue caratteristiche individuali, sulle modalità di gestione del travaglio e del parto, sulle eventuali complicanze che possono insorgere durante il VBAC e sulle misure adottate per prevenirle o trattarle. La donna deve anche essere informata sulle alternative possibili al VBAC, come il cesareo programmato o il trial of labor after cesarean (TOLAC), ovvero il tentativo di partorire vaginalmente dopo un cesareo con la possibilità di ricorrere al cesareo se necessario. La donna deve ricevere una consulenza psicologica se presenta ansia o paure legate al VBAC.
Indicazioni per la documentazione clinica
La documentazione clinica relativa al VBAC deve essere accurata e completa. Deve includere: la richiesta scritta della donna di fare un VBAC; l’anamnesi ostetrica della donna; i criteri di inclusione ed esclusione per il VBAC; le informazioni fornite alla donna sui vantaggi e i rischi del VBAC; il consenso informato della donna al VBAC; le modalità di gestione del travaglio e del parto; gli esiti materni e neonatali; le eventuali complicanze insorte durante il VBAC; le motivazioni che hanno portato a interrompere il VBAC e a eseguire un cesareo.